Vorrei veder mutato, cambiato, trasfigurato dalla vita quel che ho costruito. E quel che ho studiato come banca o come chiesa, ritrovarlo mercato o biblioteca o centro sociale, o quel che il tempo avesse deliberato.
Giovanni Michelucci
I luoghi
Banca Monte dei Paschi di Siena di Giovanni Michelucci
Il Palazzo del Monte dei Paschi di Siena per il suo valore architettonico può rappresentare il riferimento per la contemporaneità in Valdelsa, da valorizzare sia come elemento di attrazione nello sviluppo dell’area stessa, sia come destinazione turistico culturale, nel quadro delle strategie di Ambito Turistico Regionale “Terre di Val d’Elsa e dell’Etruria Volterrana”.
Colle di Val d’Elsa è un centro di grande rilevanza per l’arte contemporanea: oltre ad aver promosso in passato importanti progetti come Arte all’Arte, ha coinvolto nel tempo grandi nomi dell’architettura e dell’arte contemporanea come Jean Nouvel, Daniel Burel, Giovanni Michelucci, per la riqualificazione di alcune delle aree della parte bassa della città, che si è sviluppata ai piedi dell’antico centro storico di costruzione medievale.
I luoghi prescelti per lo sviluppo delle attività di progetto rappresentano i punti della mappa del contemporaneo della città che, dopo un periodo di abbandono e degrado, viene ridisegnata e riempita di nuovi contenuti.
I due luoghi principali sono emblematici delle diverse identità della città:
- storica tradizionale, legata al Teatro Casa del Popolo e alle realtà associative intergenerazionali
- contemporanea, legata alla rete diffusa di opere, proiettata verso il futuro del M.ArS – Spazio Michelucci, già frequentato dalle nuove generazioni e luogo deputato alla rigenerazione culturale della città.
https://censimentoarchitetturecontemporanee.cultura.gov.it/scheda-opera?id=404
SPAZIO MICHELUCCI
Il centro propulsivo è l’importante opera dell’architetto Michelucci, che già nel 1983 l’aveva concepita nel rapporto tra architettura contemporanea, città costruita e uso degli spazi. Si tratta di uno spazio polivalente, ideato per vari flussi che lo attraversano e lo abitano, dove non si distingue tra interno ed esterno, perché l’obiettivo è creare un continuum spaziale, in senso orizzontale e verticale, che si adatti alla funzione e alla città.
La riappropriazione di questi spazi da parte della collettività permetterà la realizzazione, mai realmente concretizzata, dell’idea michelucciana dello “spazio che accoglie” e la riscoperta dei valori identitari e culturali di un patrimonio architettonico contemporaneo cittadino che non è mai stato compreso fino in fondo.
L’obiettivo è creare nel tempo un polo culturale e di aggregazione negli spazi non utilizzati dalla filiale della banca, un mix funzionale che permetta la rivitalizzazione degli spazi nelle diverse ore del giorno, migliorandone la qualità, l’accessibilità e la sicurezza, un vero e proprio luogo di incontro, sperimentazione e produzione artistica.
CASA e TEATRO DEL POPOLO
Uno dei luoghi identitari di riferimento per l’intera città, percepito dalla comunità come terreno fertile per una forma di socialità intergenerazionale e interculturale, ma anche punto di riferimento storico e culturale per l’intero territorio.
Inaugurato nel 1921, rappresentò fin da subito tentativo di costruire i termini del riscatto dell’umanità nuova. Divenne poi sede del Fascio colligiano e dopo la liberazione tornò alla sua naturale identità ospitando numerose realtà associative locali, che da sempre identificano la Casa del popolo come forte punto di aggregazione.
Ad oggi è sede di 30 associazioni, che operano in settori e fasce di età diverse (anziani, bambini, ragazzi) e questo ne fa un osservatorio privilegiato della realtà socio-culturale del contesto territoriale di riferimento e un laboratorio di nuove forme di relazione intergenerazionale.
Il Teatro del Popolo, ulteriore e fondamentale elemento urbanistico legato all’identità cittadina, offre la possibilità di ospitare eventi e spettacoli di prestigio grazie alle sue caratteristiche architettoniche. La realizzazione di eventi e spettacoli aderenti alle tematiche dell’identità dei luoghi ne favorirebbe certamente la percezione come uno dei centri nevralgici della comunità.
L’intera Piazza, recentemente ristrutturata, rappresenta inoltre un emblematico esempio di riappropriazione e riqualificazione di un luogo identitario da quando nel 2016 si è inserito nella casa del Popolo Bottega Roots, progetto dell’Associazione The B-side, luogo di aggregazione sociale intorno all’arte e alla musica.
RETE DI OPERE DI ARTE CONTEMPORANEA
Il Comune di Colle di Val d’Elsa in passato ha sostenuto e promosso importanti progetti sull’arte contemporanea (Arte all’Arte ha lasciato sul territorio opere di importanti artisti internazionali del calibro di Kiki Smith, Alberto Garutti, Cai Guo-Qiang), ma anche altre importanti opere legate ai progetti di riqualificazione urbana, come l’installazione permanente in Piazza Arnolfo di Cambio a cura di Daniel Buren. La lista completa delle opere è in allegato al presente bando e sarà oggetto di mappatura per la creazione di itinerari cittadini legati al contemporaneo, sviluppati in collaborazione con scuole e giovani.
L’idea è promuovere forme innovative di fruizione del patrimonio culturale contemporaneo, in linea con progetti già sviluppati dai comuni limitrofi di San Gimignano e Poggibonsi, verso una nuova edizione di Arte all’Arte prevista a luglio 2020 e promossa a partire dal M-Ars Spazio Michelucci: punto di incontro, coordinamento e sviluppo delle attività di programmazione, comunicazione, engagement e realizzazione di eventi culturali.