Illuminare il pensiero di Giovanni Michelucci per un riflesso di luce sulla contemporaneità
domenica 4 Ottobre 2020
Giornata dedicata all’Architetto Giovanni Michelucci per ri-conoscere l’opera di uno dei più grandi architetti italiani, ma soprattutto l’uomo che con il suo insegnamento ci invita a diventare angeli per cambiare il mondo e rendere i luoghi pieni di vita.
Una riflessione più che mai attuale sul senso e il ruolo etico-civile dell’architettura e sulla necessità di modelli urbani più sostenibili e attenti a “far posto creando spazio”.
Intorno al tema delle città possibili come organismo vitale e luogo del pensiero infantile, del sogno, degli archetipi e quindi della collettività, e dello spazio, come elemento determinante l’architettura generatrice di relazioni, si riuniranno Amministratori, Architetti e Critici, per accendere fonti di luce che si riverberino sul contemporaneo.
Come guardare e vedere le architetture di Giovanni Michelucci.
Architettrici ed Architetti sono ancora necessari?
L’architettura contemporanea sembra incanalarsi all’interno di processi progettuali e costruttivi che lasciano pochi spazi alla ricerca di linguaggi condivisibili con la comunità.
Per questo è quindi importante quindi parlare oggi di architettura nei termini di linguaggio e spazio.
Sono molte le Architetture della modernità coinvolte in questo offuscamento di significato, per incapacità di “vedere” in termini collettivi; opere di grande valore che se riscoperte all’interno di processi conoscitivi più ampi sarebbero capaci di innescare virtuosi meccanismi di rigenerazione urbana, economica e sociale.
La riscoperta e riattivazione di un’opera velata è quindi sinonimo di ricchezza intesa nell’accezione più alta, condivisibile e appartenente.
L’edificio del Monte dei Paschi di Siena di Colle Val d’Elsa ne è un chiaro esempio, un opera architettonica conosciuta ma assopita nell’uso dalle esigenze diverse, dalla abitudine percettiva anestetica; difficile da modificare, troppo importante da poter toccare; ma sarà proprio necessario intervenire, quando forse bisogna solo imparare a “vedere” e non semplicemente “guardare”?
Il Programma della giornata
Giovanni Michelucci
Giovanni Michelucci ha avuto la ventura di una “vita lunga un secolo”, di attraversare il Novecento, la complessità di eventi, trasformazioni, idee che hanno animato un’epoca e di cui ci ha fornito una testimonianza preziosa col suo operare sempre teso all’apertura di nuovi linguaggi e proposte. I suoi scritti sono stati parte fondamentale del suo operare, del suo dialogo pieno di passato e pieno di futuro, di materia petrosa e di materiali moderni, un dialogo profondo con la storia per parlare al presente e del domani.
Corrado Macetti