Gli Obiettivi
«Bisogna che i monumenti cantino. È necessario che essi generino un vocabolario, creino una relazione, contribuiscono a creare una società civile. La memoria storica, infatti, non è un fondo immobile in grado di comunicare comunque, bisogna sapere come farla riaffiorare, va continuamente rinarrata. Anche perché, se il patrimonio storico, culturale, non entra in relazione con la gente, declinando linguaggi diversi e parlando a tutti, rischia di morire, incapace di trasmettere senso e identità a una comunità»
Questa riflessione di Paul Valery ci ricorda che i Beni Culturali potrebbero costituire una ricchezza straordinaria, motore di sviluppo territoriale, solo che si riuscisse maggiormente a valorizzare e implementare la qualità di risorsa, intrinsecamente sostenibile, di cui sono portatori. Ogni territorio ha una storia da raccontare, ma non sempre questa storia può essere raccolta all’interno di quattro mura. Questo assunto si trova alla base del concetto di museo diffuso, la nostra “rete di spazi identitari”: un susseguirsi di luoghi che incuriosiscono cittadini e turisti e offrono stimoli e opportunità alla comunità di riferimento.
E’ questo l’approccio alla base della proposta di valorizzazione delle numerose opere di architettura e arte contemporanea presenti nel territorio di Colle, scelte come rete luoghi identitari capaci di
- creare interconnessioni tra persone, forme d’arte, culture e territori
- stimolare la partecipazione dei giovani al patrimonio culturale
- attivare processi di innovazione sociale e di crescita economica sostenibile
Fulcro del progetto è MARS – Spazio Michelucci per le Arti individuato come il centro propulsivo della rete di luoghi del contemporaneo in Valdelsa.
MARS è il Palazzo del Monte dei Paschi di Siena progettato da Giovanni Michelucci a Colle Val d’Elsa e inaugurato nel 1983. Il Comune ha acquisito in comodato d’uso la piazza e gli spazi contigui sottostanti all’edificio, area pensata dall’architetto come spazio pubblico per la vita della città, attualmente soggetta a degrado e vandalismo.
L’obiettivo è riqualificare lo spazio, restituirlo alla comunità e riconnetterlo alla rete locale di opere architettoniche e di arte ambientale che si estende sul territorio comunale e si allarga all’area Valdelsa.
L’idea progettuale, sostenuta anche dalle Amministrazioni di Poggibonsi e San Gimignano, è in linea con importanti progetti di area per la messa in rete del patrimonio contemporaneo del territorio verso la creazione di un museo diffuso, regolato da meccanismi di distretto (vedi “Piano di fattibilità per la creazione del distretto del contemporaneo” Poggibonsi/San Gimignano – Bando FMPS/2016).
Il progetto si declina nella realizzazione di una serie di eventi e iniziative culturali negli spazi Michelucci e intorno alle opere architettoniche e di arte ambientale contemporanea diffuse sul territorio cittadino, finalizzate a:
- valorizzare la rete di luoghi identitari contemporanei che caratterizzano fortemente lo sviluppo urbanistico e culturale della città e dell’intera area della Valdelsa, oggetto di importanti progetti di riqualificazione urbana di grande spessore architettonico e interventi artistici diffusi sul territorio
- sviluppare una rinnovata identità culturale “contemporanea”, rappresentativa della composizione socio culturale della popolazione attualmente presente sul territorio, stimolando scambio intergenerazionale e interculturale
- utilizzare un luogo identitario contemporaneo che funga da catalizzatore per la ricostruzione di un’identità culturale del territorio, partecipata e condivisa, a partire dalle giovani generazioni
- sperimentare l’utilizzo di strategie di comunicazione ed engagement innovative riconoscibili tra i giovani e aperte a contributi diretti e interattivi
- utilizzare interventi artistici basati su nuovi linguaggi, per valorizzare i luoghi identitari e stimolare in maniera creativa il dialogo interculturale, il confronto e la coesione sociale, e, allo stesso tempo, proporre alla collettività una offerta di eventi culturali ricca e diversificata
- mettere a disposizione della collettività, e in particolar modo di giovani artisti, un luogo di ricerca e sperimentazione, anche attraverso l’utilizzo di residenze temporanee che permettano lo scambio tra artisti locali ed internazionali
- coinvolgere i giovani nello sviluppo di attività legate alla promozione turistica locale per incentivare la nascita di idee e iniziative imprenditoriali, introducendo nuovi linguaggi espressivi e nuove tecnologie, adeguati non solo a viaggiatori maturi, consapevoli ed esigenti, ma anche al pubblico più giovane
Ri/conoscere
sviluppare il concetto di città bella e di qualità partendo da precise strategie culturali ed operando una vera e propria ricostruzione mentale urbana ed educazione sentimentale all’architettura per formare nuovi cittadini.
Partecipare
orientare i processi di rigenerazione verso una prospettiva che possa avvalersi sia della capacità creativa di progettisti, enti e amministrazioni e sia di forme di cittadinanza attiva e di responsabilità collettiva.
Attivare
mettere in campo strumenti e azioni capaci di avviare fin da subito processi virtuosi in ambito urbano per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
Archifest ha promosso la cultura intorno al patrimonio architettonico della città sulla base degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. In particolare:
SDG 4 – ISTRUZIONE DI QUALITÀ
Assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.
SDG 5 – PARITÀ DI GENERE
Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze.
SDG 11 – CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
SDG 13 – LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.